27 Aprile 2023

La distinzione tra "Donation" e "Reward" Crowdfunding

 

Possiamo pensare al donation-based crowdfunding e al reward-based crowdfunding come ad una forma quasi “primordiale” di crowdfunding, che ha anticipato, ed ora affianca, il lending crowdfunding e l’equity crowdfunding.

In particolare la distinzione tra donation-based crowdfunding e reward-based crowdfunding, può essere fatta in funzione della contropartita offerta in cambio del finanziamento. La donation-based crowdfunding è una campagna di raccolta in cui non viene offerta alcuna ricompensa particolare e, quindi, è tipicamente mirata a obiettivi di solidarietà, cultura, mecenatismo, volontariato, sport. Nel reward-based crowdfunding viene, invece, offerta una ricompensa di natura non monetaria che spesso coincide con il prodotto o il servizio che si vuole realizzare attraverso la richiesta di finanziamento. Il reward-based crowdfunding assume, pertanto, la caratteristica di una vera e propria prevendita (o preselling). 

La disciplina giuridica delle elargizioni tramite donation-based crowdfunding fa, in generale, riferimento al Codice civile, che definisce le donazioni come contratti attraverso i quali, per spirito di liberalità, una parte arricchisce un’altra disponendo a favore di questa di un suo diritto oppure andando ad assumere una obbligazione verso la stessa. Chi, pertanto, effettua la donazione non si aspetta in cambio alcun beneficio materiale né alcuna ricompensa, se non simbolica. La volontà del donatore è quella di partecipare alla realizzazione di progetti aventi finalità sociali, culturali, ambientali e assistenziali secondo uno spirito filantropico.

Al modello donation-based ricorrono, quindi, prevalentemente le organizzazioni no-profit mentre per il donatore la possibilità di beneficiare di alcuni sgravi fiscali può rappresentare un incentivo ulteriore per aderire alla campagna di raccolta dei fondi.

Occorre, poi, ricordare che, a partire dal 2018, anche in Italia, è stato lanciato il crowdfunding ricorrente per le donazioni. Si tratta di una tipologia di raccolta fondi di tipo donation-based che non ha scadenza. In Italia questo servizio è stato lanciato dal portale di crowdfunding denominato “Produzioni dal Basso” in analogia a quanto viene fatto dalle piattaforme americane Patreon e Drip. Il crowdfunding ricorrente è una modalità di raccolta fondi specifica per tutti i progetti che necessitano di raccogliere fondi in modo periodico e ricorrente e rappresenta il modello ideale per gestire specifici progetti editoriali o artistici mediante donazioni mensili o con altra frequenza. Il crowdfunding ricorrente costituisce un modello che è applicabile anche al reward-based.

Il reward-based è, invece, un tipo di crowdfunding in cui si riceve una ricompensa, in relazione all’importo che si è investito nella campagna che si intende sostenere e che, spesso, coincide con il prodotto o il servizio per la realizzazione dei quali si è fatto ricorso alla campagna di crowdfunding. La ricompensa si configura come una pre-vendita anche se i finanziatori, a differenza di una vera e propria vendita anticipata di prodotti o di servizi, possono essere molto coinvolti nella definizione delle caratteristiche del bene o del servizio. Una campagna reward-base ha, inoltre, il vantaggio per colui che la promuove di capire se c’è una domanda per il proprio bene o servizio. Nel caso del reward-based crowdfunding alla ricompensa in termini di prodotto o si servizio si possono aggiungere altri tipi di ricompense che possono consistere in esperienze creative, riconoscimenti, ricordi o collaborazioni e partecipazioni al progetto.

Come si accede al Donation-based e al Reward-based Crowdfunding?

Sebbene il donation-based crowdfunding ed il reward – based crowdfunding possano costituire una forma semplificata di raccolta fondi rispetto al lending e all’equity crowdfunding, dobbiamo chiarire che le modalità di accesso ai fondi sono sostanzialmente le stesse indipendentemente dalla forma di crowdfunding che si intende adottare. Il soggetto (impresa o associazione) che intende finanziare la propria iniziativa, si deve rivolgere ad una piattaforma di crowdfunding accreditata dalla CONSOB presentando il proprio progetto, corredato anche di un set di dati economici, patrimoniali e finanziari la cui complessità ed articolazione varierà in relazione alla complessità del progetto che si intende finanziare attraverso la campagna di crowdfunding; segue, poi, un processo di valutazione, al termine del quale, può essere finalmente lanciata la raccolta di finanziamento sulla piattaforma online. Le informazioni principali che devono essere fornite al pubblico dei potenziali partecipanti e finanziatori dell’iniziativa sono:

  • descrizione del progetto
  • importo minimo della raccolta richiesta per avviare il progetto
  • soglia minima di investimento
  • data di inizio e di conclusione della campagna
  • set di dati economici, patrimoniali finanziari.

Occorre precisare, con riferimento alle campagne di donation-based crowdfunding, che spesso la soglia minima di investimento è estremamente ridotta (in genere mai superiore a 5 euro) se, addirittura, non rimessa alla libera disponibilità del potenziale donatore come è nello spirito della donazione medesima; è importante, inoltre, evidenziare come sia estremamente semplificata l’informativa richiesta nella campagna di donation-based crowdfunding con riferimento ai dati economici, patrimoniali e finanziari.   

Qualche numero per inquadrare il mercato

Come si evince dal “7° report italiano sul crowdinvesting” predisposto dagli “Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation” del Politecnico di Milano, il flusso di raccolta delle campagne di donation e di reward crowdfunding è cresciuto notevolmente negli ultimi anni passando da 10,8 milioni di euro nel 2016 a 52,2 milioni di euro nel 2021 con 25 portali attivi. Le piattaforme che hanno raccolto più risorse cumulate nel periodo compreso tra il 2016 ed il 2021 sono Forfunding (32,0 milioni di euro), Eppela (25,2 milioni di euro), Produzioni dal Basso (21,0 milioni di euro) e Rete Del Dono (18,5 milioni di euro).

Il suddetto “7° report italiano sul crowdinvesting” predisposto dagli “Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation” del Politecnico di Milano riporta alcuni esempi di campagne di reward - based crowdfunding, tra i quali:

  • “The Bad Karmas” proposto sul portale americano Kickstarter dalla società genovese Xplored Srl di Davide Garofalo e Dario Pelella, che fra marzo e aprile 2022 ha raccolto 311.497 euro da 1.174 sostenitori, partendo da un obiettivo di 200.000 euro; si tratta di un gioco di ruolo che utilizza miniature su una superficie intelligente e collegata a un’app capace di tracciarne i movimenti e innescare degli eventi senza bisogno di un master.
  • “Native Wear” proposto sempre sul portale americano Kickstarter dall’ azienda marchigiana Lu.Ce. Srl di Marcello Ceccarelli che nel 2021 ha raccolto 103.829 euro da 769 sostenitori. L’idea è quella di realizzare biancheria termica di nuova generazione attraverso stampa in 3D applicata alla tessitura, completamente priva di cuciture e utilizzando seta, argento e bio ceramica;
  • BiUniCrowd di Bicocca Università del Crowdfunding, lanciato nel 2018 in collaborazione con la piattaforma Produzioni dal Basso per valorizzare le idee nate all’interno dell’ateneo. La campagna ha raccolto 168.000 euro da 1.800 sostenitori e i progetti finanziati sono stati 18. BiUniCrowd è stato inserito tra le best practices dalla Knowledge Valorisation Platform della Commissione Europea.

Informazioni molto dettagliate sul mondo del donation-based crowdfunding sono disponibili sul report predisposto dal Cambridge Center for Alternative Finance della University of Cambridge-Judge Business School. Nel “2th Global Alternative Finance Market Benchmarking Report” pubblicato nel mese di giugno 2021 si legge che il modello di crowdfunding basato sulle donazioni ha registrato una crescita esponenziale, pari a 7 miliardi di dollari a livello globale nel 2020. La crescita annuale del 160% tra il 2019 e il 2020, può essere attribuita in gran parte alla consistente raccolta di fondi online di beneficenza per iniziative relative alla salute e conseguenti alla pandemia da COVID-19. Più in generale riguardo alle campagne di donation-based è possibile, consultando i relativi portali, individuare molteplici campagne di raccolta con l’indicazione, per ciascuna di esse, dell’obiettivo di raccolta, dell’ente che ha promosso la raccolta, dell’ammontare delle somme raccolte, dei giorni rimanenti alla chiusura della campagna, del numero dei sostenitori e, se prevista, la possibilità di scegliere la ricompensa in funzione dell’importo donato. Spesso, poi, i portali di raccolta dei fondi di crowdfundig di tipo donation-based sono soliti esporre le campagne in corso in relazione alla loro destinazione che può essere, a titolo di esempio, relativa ad ambiente, animali, cinema, creatività, food, formazione, cultura, musica, salute.

Malfatti Luca